Aetnacon 2014 - Valverde (CT)

Iniziative Culturali

ETNA COMICS 2014

 

L'8 giugno 2014 in seno alla manifestazione Etna Comics, si è parlato di Star Trek. Sono intervenuti Claudio Chillemi e Francesco Spadaro dello STIC - AL. La storia della famosa serie televisiva a quasi 50 dalla sua prima trasmissione, è stata narrata con particolare attenzione ai risvolti sociali e storici. Il pubblico, numerosissimo, a preso parte a un vivace dibattito ponendo ai relatori domande circostanziate e molto interessanti. 

Aetnacon 2013

Il 18 e il 19 ottobre scorso, presso il Museo di Zoologia di via Lago di Nicito 38 a Catania, si è svolta la manifestazione “Altri Occhi ci guardano”, Astrobiologia tra scienza e Fantascienza, organizzata dall’associazione culturale Fondazione Sf, dall’Elara Libri e dal corso di laurea in Scienze Biologiche dell’Università di Catania. Durante gli incontri, si sono svolte le attività dell’Aetnacon 2013, convention della fantascienza e del fantastico giunta alla quarta edizione. La tematica di quest’anno, particolarmente interessante, proprio in questo momento scientifico, che ha visto emergere tutta una serie di scoperte legate alla possibilità di vita in altri ambienti del nostro sistema solare e, in generale, in condizioni estreme; ha suscitato un vivo interesse di pubblico, portando, nei due giorni della Convention, circa 250 visitatori.

Da un punto di vista scientifico sono state affrontate varie sfaccettature dell’Astrobiologia, giovane disciplina scientifica speculativa che mette assieme diverse scienze come l’ astronomia, la biologia, la biochimica ecc, e che ha come mission quella di ipotizzare e cercare di spiegare come sia nata la vita nell’Universo e quali sono le condizioni planetarie che la permettono. Di questi argomenti hanno discusso il Dott. Fabio Massimo Viglianisi che ha spiegato le basi teoriche dell’Astrobiologia e ha relazionato sulle ultime ipotesi sull’origine della vita sulla Terra e sulle moderne ipotesi di terraformazione, la Dott.ssa Floriana Campanile che ha spiegato le caratteristiche dei batteri estremofili, ne ha ipotizzato un ruolo nelle ipotesi di origine della vita e ha aggiornato i convenuti sugli ultimi esperimenti condotti sui batteri nelle missioni spaziali della NASA e dell’ESA, il Prof. Guglielmo Longo che ha discusso sulla mancanza di certezze circa i possibili adattamenti estremi che potrebbero presentare organismi alieni e ha ipotizzato possibili forme di vita animali, vegetali e minerali aiutandosi con diversi trailer cinematografici di film di fantascienza ed infine il Dott. Giovanni Trincali che ha collegato gli estremismi biologici e le possibili forme di vita basate sul Silicio ad interessanti digressioni filosofiche sulle origine ed evoluzione della vita e dell’Universo.

La letteratura fantastica e di genere ha avuto momenti di altissimo livello dovuti alle partecipazione in videoconferenza di importantissimi scrittori statunitensi e italiani. Iniziando con Paul di Filippo, tra gli inventori del genere steampunk, una delle menti più argute della fantascienza mondiale, critico, saggista, novellista, recensore per riviste di pregio assoluto come New York Review. Di Filippo, di lontane origini siciliane da parte di madre e napoletane da parte di padre, ha sottolineato come ormai non è tanto “se” esistono altre forme di vita, ma “quando” le incontreremo. Sottolineando anche che la morfologia di queste nuove forme biologiche è sicuramente più ardua da immaginare di qualunque umana capacità di astrazione.

Altro intervento di grande rilievo, quello di David Gerrold (nella fotografia), soggettista e sceneggiatore di famose serie televisive come Star Trek, Ai Confini della Realtà e Babylon 5; nonché prolifico autore di numerosi romanzi e racconti, e vincitore di premi prestigiosissimi. Gerrold, ha dato vita a una delle più singolare forme di vita dell’immaginario collettivo di fantascienza: i triboli. Apparsi nella serie televisiva di Star Trek nel lontano 1968, sono una “razza di batuffoli pelosi” che non fanno altro che mangiare e riprodursi, infestando di sé tutti gli ambienti con cui vengono in contatto. Una formazione biologica singolare, ma per nulla impossibile a detta di molti studiosi e biologici americani.

Sabato, è intervenuto dal Nord Carolina, presso l’università di Releigh in cui insegna, John Kessel. Altro importante scrittore statunitense, vincitore di due premi Nebula. Kessel, siciliano da parte di madre, legato molto all’Italia, ha voluto sottolineare come la speculazione biologica su altre forme di vita presenti al di fuori del nostro pianeta è, allo stesso tempo, un esercizio scientifico e filosofico.

Scrittore, saggista, editore, Gianni Montanari, fondatore della prestigiosa rivista Galassia e direttore per cinque anni di Urania della Mondadori, ha voluto raccontare “l’alieno umano”. Invitando i presenti a riflettere su quanto di alieno c’è nell’uomo e di umano nell’alieno. Sintesi perfetta di questo connubio è Superman, alieno, talmente umanizzato, da non rientrare, nell’immaginario collettivo, nella categoria di alieno, ma bensì in quella di umano.

In videoconferenza ha preso parte alla manifestazione anche Donato Altomare, scrittore pugliese, notissimo nei paesi dell’Est Europa, vincitore di due Premi Urania e presidente della World Science Fiction Italia, l’associazione nazionale degli operatori della fantascienza. Altomare ha anche ammesso la sua passione per “l’alieno” come topoi preferito della sua produzione fantascientifica, e si è lasciato andare ad una vera e propria dichiarazione d’amore per la Sicilia, protagonista, tra l’altro di una serie di suoi romanzi a sfondo storico.

Altri interventi di pregio sono stati: Armando Corridore, editore, sulla iconografia aliena nella fantascienza delle origini; Claudio Chillemi, scrittore, sul bestiario della letteratura italiana fantastica tra Trecento e Cinquecento; Enrico Di Stefano, su «Rettili intelligenti» tra Scienza e Fantascienza; Bruno Caporlingua, “l’alieno a fumetti” e Adriano Spadaro dell’associazione Ciack Catania, su “fantamostri di celluloidi”.

A conclusione della manifestazione, il lungo dibattito che ne è seguito, si è concluso con la constatazione che l’unica differenza tra scienza e fantascienza, riguardo l’Astrobiologia, sta nel fatto che la prima deve prima ipotizzare e poi dimostrare, attraverso il metodo sperimentale, l’esistenza di altre forme di vita descrivendo anche la morfologia; la seconda, la fantascienza, deve solo sondare la plausibilità scientifica dell’immaginazione e astrarla nella descrizione delle caratteristiche somatiche e morfologiche. Un connubio, pertanto, compatibile e vincente.

Il Bestiario della Letteratura Fantastica Italiana tra Trecento e Cinquecento
Il PDF di presentazione della conferenza tenuta in occasione della Aetnacon 2013, dedicata all'Astrobiologia tra scienza e fantascienza.
Il Bestiario della Letteratura Fantastic[...]
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Il testo integrale della conferenza "Fantascienza e...Fumetti"
Conferenza tenuta sabato 21 settembre 2013 per la mostra Fumetti Bellici durante la Seconda Guerra Mondiale.
Una genrazione di eroi.pdf
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AETNACON 2012

Paul Di Filippo in videoconferenza da Providence, RI (USA), ospite dell'Aetnacon del 2012.

Nei giorni immediatamente precedenti l'ennesima fine del mondo annunciata, questa volta suggerita dallo scadere del calendario Maya, si è svolta la terza edizione della Aetnacon. (nella foto a sinistra apertura dei lavori da parte di Enrico Di Stefano, presidente dell'Associazione Culturale Fondazione Science Fiction, scrittore e fondatore assieme a Claudio Chillemi della fanzine Fondazione Sf Magazine).
La convention all'ombra del vulcano, si è tenuta presso l'auditorium della Città della Scienza di Catania. Questa magnifica location, oltre ad offrire una grande comodità agli intervenuti, ha reso disponibile un efficiente supporto tecnico ed informatico. Grazie ad esso è stato possibile l'intervento in videoconferenza di uno degli ospiti più prestigiosi, lo scrittore americano Paul Di Filippo, che si è prestato ad essere intervistato in diretta da Providence (U.S.A.).
Si è trattato di uno dei momenti più interessanti della manifestazione, reso possibile anche grazie all'interprete ufficiale Vincent Simonetti (in basso nella foto a destra assieme a Paul Di Filippo che appare sullo schermo).
Una delle firme più prestigiose della SF di casa nostra, Ugo Malaguti, è intervenuto da Bologna, invece, grazie ad un più tradizionale collegamento telefonico.

Di grande spessore i contributi dei numerosi relatori che hanno discusso sulle crisi degli ecosistemi, trattando questo tema così scottante sia dal punto di vista della ricerca che da quello della speculazione letteraria.
Per la componente scientifica sono intervenuti: il Dott. Fabio Viglianisi del Dipartimento Scienze Biologiche, Geologiche ed Ambientali dell'Università di Catania (foto in basso a sinistra) che ha parlato tra l'altro dei periodi in cui si stava per estinguere la vita sulla Terra e della mancanza di presupposti di tipo scientifico che indicano una prossima fine del mondo; il Dott. Giuseppe Cutispoto dell'Osservatorio Astrofisico di Catania (foto al centro) che ha mostrato le posizioni di comete ed asteroidi che potrebbero avvicinarsi troppo ed eventualmente cadere sul nostro pianeta, senza che ci sia un pericolo imminente, con la considerazione che, in caso di una situazione concreta, ci potrebbe essere un certo margine di tempo per poter tentare di trovare una soluzione; il Dott. Giovanni Tringali (foto a destra), Direttore dell'IRMA (Istituto di Ricerca Medica e Ambientale di Acireale) che ha esposto i pericoli nel campo ambientale derivati dall'utilizzo dell'ingegneria genetica da parte del genere umano verso tutto ciò che rappresenta la vita sulla Terra, compresi i suoi simili.
Il filo rosso che ha legato i loro interventi è stata l'analisi di tutti i meccanismi che possono mettere a rischio la sopravvivenza di una specie o, addirittura, innescare una estinzione di massa.
Per la componente fantascientifica, numerosi saggisti e autori: come detto in precedenza Paul Di Filippo, il quale ha fatto presente che la letteratura di fantascienza ha anticipato i tempi con racconti riguardanti le problematiche in campo biologico assieme agli effetti ed ai rischi per la razza umana derivati dalla manipolazione genetica; Ugo Malaguti in collegamento telefonico e Gianni Montanari (nella foto a sinistra), presenza importante ed autorevole del panorama fantascientifico di casa nostra, che hanno evidenziato come la Fantascienza dei nostri giorni ha assunto per la società la funzione di preavviso e di sensibilizzazione al rischio che si corre nell’uso improprio delle nuove tecnologie e di quelle future; il Dott. Bruno Caporlingua, apprezzato saggista (prima delle foto accanto a destra) nel campo del fumetto fantascientifico e d'anticipazione con la sua relazione riguardante i fumetti legati al tema della convention; la Dott.ssa Adriana Bonforte, francesista con la sua relazione su un lavoro di René Barjavel; il Dott. Francesco Spadaro, uno dei massimi esperti italiani dell'universo di Star Trek assieme a Claudio Chillemi scrittore, con la discussione relativa al messaggio contenuto nel catastrofismo planetario di Star Trek.
Una nota a parte è riservata ad Armando Corridore, musicista di formazione (prima delle foto a destra), editore ed anima di una delle case editrici più attive nel campo della letteratura fantastica: la ELARA con la sua interessante relazione sull'arrivo del Giorno dell’Ira (la fine del mondo) riguardante la musica per la fine dell’Uomo dal medioevo all’età moderna, accompagnata a brani musicali.

A chiudere in bellezza la manifestazione ha contribuito Anna Maria Morini, flautista di fama internazionale (seconda delle foto in alto a destra), che ha magistralmente eseguito un concerto con musiche di Bartolozzi, Coral, Corridore, Gardella, Guarnieri e Sciarrino.
L'evento è stato organizzato grazie alla partnership tra ELARA e l'Associazione Culturale Fondazione Science Fiction i cui rappresentanti: Armando Corridore per la prima e Claudio Chillemi ed Enrico Di Stefano per la seconda, appaiono nella foto.
Ringraziamo tutti gli intervenuti, dai relatori ai semplici spettatori, e li salutiamo con un arrivederci alla quarta edizione, sempre se i venti siderali ci saranno ancora favorevoli.

 

 

AETNACON 2011 

 

ENGAGE! Parte la seconda edizione dell’Aetnacon. LUOGO: uno
splendido palazzo del Settecento, costruito dall’architetto G.B.Vaccarini; TEMPO:
sul finire di ottobre, in un piovoso pomeriggio d’autunno mitigato dal mare
catanese, placido e sonnolento. Il primo ospite è Pier Luigi Manieri, critico
cinematografico e studioso di cinema, che presenta un libro sul regista John
Carpenter, edito da Elara. Tanta bella gente interessata che, nonostante la
conferenza in programma debba durare un’ora, si attarda ben oltre le otto di
sera, ponendo domande, presentando opinioni, elaborando tesi. Ecco cos’è la
fantascienza! Una sana e sonora discussione a colpi di “come in quel film…” a
cui qualcuno risponde “e in quella scena…”. Ce ne andiamo a mangiare in un
ristorantino tutto pesce e arrosti di carne, e c’è chi mormora: “ma qui a
Catania tiri su col naso e senti o odore di mare o odore di cibo!”, e un altro
commensale: “sanno come si vive, non c’è dubbio”. E noi catanesi ringraziamo
sentitamente. 

Il secondo giorno… largo alla gioventù! Coinvolgere le
scuole è stata una panacea. Gente giovane, vogliosa di sapere, di porre
domande, curiosa, a volte sfrontata, ma piena di vitalità. Una bella conferenza
sui fumetti del “dopobomba” tenuta da Bruno Caporlingua, a cui fa seguito un
intervento della World SF Italia tenuto dalla segretaria dell’associazione,
Rosaria Leonardi. E’ la migliore circostanza, infatti, per ricordare Ernesto
Vegetti, lo storico per eccellenza della fantascienza italiana, di cui ricorre
il giorno della nascita, e Vittorio Curtoni, scrittore e curatore della rivista
ROBOT, recentemente scomparso. Sono letti, per l’occasione, diversi messaggi
provenienti da molti personaggi di spicco della SF italiana che non hanno
voluto fare mancare il loro contributo. Oltre cento ragazzi “quasi zitti”, con
un mormorio più di curiosità che di noia e…E poi, poi, alla fine di tutto,
alcuni di loro che si avvicinano per proporre un racconto di fantascienza, per
chiedere se è possibile inviare una richiesta di amicizia all’account facebook
della convention, o per esternare una propria opinione. Che dire? Inaspettato,
inaspettato e bello. Il pomeriggio, la presentazione di due libri e una
conferenza su i neoinferni metropolitani nella Terra desolata di un autore di
SF americana, Jeff Vandermeer, presentato da Armando Corridore. La sala è
gremita da amici, curiosi, ragazzi e semplici visitatori del magnifico Convitto
Cutelli dove ci troviamo. Non restiamo mai soli, con un continuo andirivieni di
stimolante fervore intellettuale condito, come in ogni convention siciliana che
si rispetti, da dolci locali. Le “rame”, teneri biscotti di cioccolato offerti
dall’organizzazione agli intervenuti, che si lasciano “rapire” fin troppo
facilmente nelle spire di quel sapore…

Terzo giorno. Si apre con Fondazione SF Magazine, che
presenta il suo ultimo numero, il 18°. Magicamente, durante questo intervento,
giungono molti curiosi. E’ domenica, bel sole dopo una settimana di pioggia,
temperatura mite, tutto congiura per riempire la sala, che colma resta fino al
secondo intervento. “L’Etica Ecologista in Star Trek”. Relatori, due “grossi
nomi del panorama trekker italiano”, no, non mi riferisco alle balene di Star
Trek IV, ma al Navarca, alias Francesco Spadaro e a T’Aurus capitano della USS
Aetna, alias Claudio Chillemi. Con un duetto degno di Pavarotti e Freni che
cantano la Boheme, i due allertano i recettivi neuroni dei presenti iniziando a
sciorinare una lunga serie di riferimenti ecologisti nella serie di
fantascienza più longeva del pianeta. E, ovviamente, presentano la proiezione
di “STAR TREK IV Rotta Verso la Terra” che si terrà nel pomeriggio. Dopo la
visione dell’emozionante film, commenti alla sceneggiatura della pellicola e
una serie di interventi che collegano il mondo trekker con “l’altra fantascienza”.
Alle 18,00 in punto la “cultura ortodossa si presenta”, il prof. Piccione della
facoltà di scienze naturali dell’Università di Catania e il prof. Viglianisi,
anch’egli docente universitario, parlano della “Potenzialità della fantascienza come
strumento di comunicazione ed educazione ambientale": 45 slide
assolutamente interessanti, ricchissime di riferimenti colti, di spunti di
discussione, di riferimenti geniali. Eventi che accadono quando la “cultura
ortodossa” decide di aprire i suoi orizzonti: scaturisce una magia comunicativa
inarrivabile.

La sera porta via con sé la Convention, ma non prima di due eventi assolutamente
imperdibili nella tradizione (anche se siamo solo alla seconda edizione) della
Aetnacon: il concerto di musica contemporanea (con il violinista Enzo Porta e
la flautista Annamaria Morini, musicisti di fama mondiale), che, tra l’altro,
propone una rivisitazione della colonna sonora del film Il Pianeta Proibito a
cura di Armando Corridore; e infine la
cena di gala a base di pesce, gustata a meno di tre metri dal mare, nero come
la notte, profumato come la vita, mosso come la nostra mente sollecitata da
cotanto sentire e fantasticare… e a notte siamo andati a letto tardi, molto
tardi, stentavamo a mettere a dormire la vita.

AETNACON 2010

Catania 25-26 Settembre 2010

Non solo fantascienza … non solo Star Trek….

A cura di USS AETNA e NAVE ARCHIMEDE

Sono le ore 6:00 del 25/09/2010, nella notte aveva piovuto, e ci chiedevamo se i volantini della manifestazione che avevamo in serata attaccato ai due ingressi dell’Orto Botanico avessero coraggiosamente affrontato la pioggia, e che quel volto chino immerso nel blu china, l’immagine che rappresenta AETNACON oltre che copertina del recente numero della rivista Fondazione SF magazine al suo decimo anniversario, ci aspettasse per introdurci alla nostra prima convention del fantastico attraverso gli incantevoli scorci dell’Orto Botanico. Tra le fessure della persiana si intravede un colore luminoso del primo mattino. Ok. La prima risposta: il cielo era sereno e prometteva una bella giornata di sole. Tutto prendeva corpo dalla consapevolezza che oggi il cielo era anche lui un po’ trekker! Già da qualche giorno si avvicendavano gli arrivi degli ospiti e dei partner della Convention … Aetnacon era già in corso, eppure ancora doveva cominciare, ma come dimenticare la granita del giovedì pomeriggio al Bar Kennedy di Catania insieme allo scrittore e saggista Roberto Quaglia, all’editore di ELARA Armando Corridore, a ricordare i libri di Dick, i romanzi di Asimov, i film di Kubrik, da lì insieme ci saremmo spostati verso l’Orto Botanico per dare inizio alla sistemazione dei locali interni, tavoli, volumi, fumetti, giochi e gadget vari. Ad attenderci i ragazzi del fumetto di fantascienza autori della rivista catanese F3, loro l’iniziativa di disegnare gratuitamente, per tutto il periodo della convention, eroi dei fumetti agli intervenuti. Ognuno manifestava il proprio piacere di partecipare e metteva dentro tutte le idee possibili in una sorta di brainstorming senza sosta. Avevamo bisogno dell’aiuto di tutti, i nostri amici avrebbero pensato alla sicurezza, avrebbero trasportato l’innumerevole quantità di libri degli editori (il buon Antonino Di Mari si è dato parecchio da fare), avrebbero fatto avanti e indietro dall’aeroporto. Venerdì mattina dovevamo andare a prendere l’ospite d’eccezione Ian Watson. Lo vediamo arrivare sorridente con un vestito casual, incuriosito della sua prima esperienza siciliana. Scopriremo poi, col passare delle ore, la sua incredibile disponibilità ed il piacere di conoscere la nostra regione passo dopo passo iniziando ovviamente dal cibo. L’amicizia che lo lega allo scrittore Roberto Quaglia è eccezionale, Roberto si offre come guida e traduttore di livello, e vederli insieme divertirsi è un’immagine a noi molto cara, volevamo che si sentissero a loro agio e che portassero con sé, al ritorno, tante cose liete e belle della Sicilia. Così, in effetti, è stato fin dal primo pomeriggio insieme quando in un locale in riva al mare abbiamo fatto assaggiare ai nostri amici i primi arancini della loro vita, accompagnati da un prezioso vino bianco anch’esso siciliano. Il mare vicino ci ha offerto parecchi spunti di riflessione e il vino non è stato da meno. Sarebbe stato bello anche e soltanto fare una convention alla scoperta della cucina siciliana, ma come si può facilmente capire tanti e troppi appuntamenti ci attendevano sabato e domenica e, come scopriremo successivamente, anche tanta gente.

Ed eccoci al primo giorno di convention il 25 settembre una bella giornata di sole rinfrescata da un venticello che la rendeva frizzante, primo importante appuntamento con i ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Allegra” di Valverde in provincia di Catania, che in questi anni hanno conosciuto molto da vicino la fantascienza ed il suo incredibile potere evocativo, realizzando due cortometraggi: uno spiccatamente science fiction ed uno più votato all’horror fantasy. La proiezione di questi brevi film ha visto una platea interessatissima ed incuriosita dal lavoro creativo degli alunni, in gran numero presenti alla proiezione, insieme a molti dei loro insegnanti e genitori. Ma con stupore da parte di tutti gli organizzatori i ragazzi non sono andati via al termine della loro esibizione ma sono rimasti curiosi di apprendere anche alle due, e più tecniche, conferenze tenute da Bruno Caporlingua sul fumetto di anticipazione degli anni trenta e da Emilio Di Gristina sui pulp americani che di fatto hanno dato inizio a tutto un genere letterario.

La loro partecipazione è stata attiva e ricca di domande. Francamente nelle quasi venti convention a cui abbiamo partecipato, raramente abbiamo visto coinvolte scolaresche. La mattinata si è conclusa con l’intervento dei ragazzi della scuola del fumetto di Catania, che hanno illustrato la loro splendida iniziativa di una rivista di fumetti dedicata alla fantascienza e al fantastico chiamata, come detto, F3 o Fumetti al Cubo, soffermandosi in una lunga serie di disegni estemporanei che illustravano al pubblico presente oltre le loro indubbie capacità anche i loro metodi di lavoro.

Come ogni convention italiana che si rispetti, alle 13, pausa pranzo. La piccola trattoria a pochi passi dall’Orto Botanico, che ha avuto modo di ospitarci, ci ha proposto un intrigante menù a base di pesce fresco. Sorvoliamo sulla qualità del cibo per non intristire i lettori, basti solo dire che molti degli ospiti, tra cui Ian Watson, hanno iniziato a scattare fotografie alle portate fumenti, e a prendere appunti sulla preparazione delle stesse.

Alle 16, con un ritardo mostruoso dovuto al baccanale (come chiamarlo altrimenti, visti i litri di vino bianco che sono scorsi copiosi sui tavoli imbanditi), è iniziato il tour de force pomeridiano. Watson & Quaglia, Malaguti (che festeggia i cinquant’anni di attività), Altomare, Chillemi uno dopo l’altro, senza soluzione di continuità, fin quasi alle otto di sera. Interventi ricchi di aneddoti su cosa significa essere scrittore, editore e semplice lettore di fantascienza. Come quando Watson esordisce con un: “Eravamo io, Quaglia e Sheckley…”, che sembra l’inizio di una barzelletta, ma che invece è un fatto vero. Il loro viaggio fin dentro la Bulgaria, in piena notte, con uno scrittore indigeno come guida che chiede al grande Robert Shecley: “Cosa te ne pare del mio paese?” e lui, guardandosi intorno alle due di notte: “Mi piace tutto ciò che riesco a vedere!”.

Ultimo incontro della serata con la redazione della rivista Fondazione, che nel suo decennale ha voluto presentare un numero specialissimo composto da ben 68 pagine e da uno speciale sui fumetti anni 30 in allegato.

Domenica mattina è l’ora dei trekker. Sicilia, ultima frontiera, questa è la cronaca di un evento che racconta come si è giunti spavaldamente là dove nessun’altra convention di fantascienza è mai giunta prima. Quando abbiamo conosciuto Francesco Spadaro, nove anni e mezzo fa, alla nostra prima Sticcon, quella con Spock, per intenderci, ci fu subito uno scontro. Imberbi com’eravamo (per convention ovviamente) non ci siamo resi conto dell’enormità della nostra affermazione: “Perché non si organizzano eventi del genere anche in Sicilia”. Il Navarca cercò di spiegare come lui e Nave Archimede qualcosina l’avevano creata (l’Hennacon, per intenderci) ma era molto difficile andare oltre. Oggi, che ci è impossibile fare a meno di andare a Bellaria tutti gli anni e che non cambieremmo quell’amena cittadina neanche per Las Vegas (magari per Sin City si, ma è un’altra storia), la necessità di organizzare una Convention nella nostra Isola, così maledettamente ai limiti del mondo civilizzato, ci è parsa ancora più pressante, nell’idea, forse un po’ velleitaria, di portare la montagna da Maometto. Francamente, allo stato di oggi, ci risulta difficile elencare tutte le persone a cui l’Aetnacon deve un pizzico di esistenza, diciamo, però, che lo Stic è sicuramente tra le fonti ispiratrici per molti degli aspetti peculiari dell’evento.

Così, dopo la presentazione del libro Passi nel tempo di Enrico Di Stefano, si danno appuntamento i fan di Star Trek della costa orientale della Sicilia, più ovviamente alcuni curiosi, altri ospiti della convention, gli editori presenti, e alcuni dei ragazzi che praticano il cos play. Una bella e nutrita schiera di persone intrattenute “nientepopodimenoché” dal Navarca in persona Francesco Spadaro, e dal “sommo” T’Aurus alias Claudio Chillemi, in rappresentanza di Nave Archimede e di Uss Aetna, con la mediazione di Rho Leohn, alter ego di Rosaria Leonardi. Cosa vuol dire essere trekker? A volte si è trekker senza neanche saperlo, sottolinea Spadaro, citando un dialogo con un suo paziente che gli rivela candidamente di restare letteralmente ipnotizzato innanzi ai telefilm della serie classica. Altre volte, essere trekker non significa necessariamente essere appassionati di Star Trek, perché la serie di Gene Roddenberry è portatrice di alcuni valori universali che travalico la semplice TV. In Italia, essere trekker significa anche far parte dello Stic, di cui i due “conferenzieri” tessono gli elogi per la capacità aggregativa, organizzativa e goliardica della associazione che si avvia a compiere gli oltre cinque lustri di vita e attività. Alle spalle del Navarca e di T’Aurus, scorrono le immagini di decenni di Sticcon che incuriosiscono non poco gli intervenuti. Alla fine, come ogni grande o piccola convention che si rispetti, foto di gruppo finale con tanto di saluti vulcaniani.

Il pomeriggio, dopo un pranzo trionfale a base di pesce condito da qualche litro di vino mai di troppo, si riprende con la proiezione del film A.I. di S.Spielberg il cui sceneggiatore, Ian Watson è, come detto, ospite d’onore della Convention. Ian, con la traduzione di Roberto Quaglia, intrattiene a lungo, dopo il film, tutti gli intervenuti, raccontando la sua lunga collaborazione (nove mesi) con S. Kubrik. Una marea di aneddoti si riversano nella gremita sala conferenze dell’Orto Botanico. Da come il regista inglese ha fatto costruire un robot bambino spendendo qualche milione di dollari, per scoprire se la macchina potesse reggere la scena; a come Ian è stato contattato per scrivere il film. Il top delle rivelazioni è stata però una risposta di Watson ad una elaborata domanda di uno degli intervenuti: “Si sono fatte tante ipotesi su chi abbia ideato il finale del film, si è addirittura immaginato che gli alieni o esseri che alla fine della storia scoprono il corpo/robot del bambino in fondo al mare, siano stati ideati da Spielberg per collegarli agli alieni di Incontri Ravvicinati. Pertanto le chiedo, chi ha scritto il finale del film?”. “Me!”, risponde lo scrittore lapidariamente, roteando gli occhi all’indietro e lasciandosi andare ad una sonora risata.

La Convention finisce la sera, dopo un concerto per quintetto d’archi e “rumori spaziali degli anelli di Saturno”, a cura di Armando Corridore. Immersi nell’atmosfera del patio neoclassico dell’Orto Botanico e circondati da piante, fiori e alberi provenienti da tutte le parti del mondo, è davvero un bel sentire. Alla fine, la più classica delle foto di gruppo. Arrivederci a l’anno prossimo, se i venti siderali ci saranno favorevoli.

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© Claudio Chillemi